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Choròs con Barbara Crescimanno

24 Ottobre 2023
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WORKSHOP INTENSIVO di FORMAZIONE CHORÓS

Parco Fenderl, Vittorio Veneto TV

Con Barbara Crescimanno

Il percorso che abbiamo pensato prevede 5 incontri tra ottobre e giugno cui potete partecipare anche singolarmente.

Un workshop intensivo di formazione artistica, un breve ma immersivo percorso di studio ed elaborazione delle tecniche di utilizzo della voce, dei ritmi coreutici e dei pattern delle percussioni mediterranee sul tamburo a cornice, lavorando sulle competenze personali e di gruppo che stanno alla base di un ‘coro greco’.

2-3-4 Febbraio _la Candelora

Venerdì  20.30-23
Sabato e domenica 10-18 con pausa pranzo
Gli orari possono subire variazioni in accordo con ritmi e movimenti delle pratiche 😉.

N.B. Per partecipare occorre confermare la propria partecipazione poichè i posti sono limitati. Grazie!

Il workshop si focalizzerà sulla figura della prima sciamana/percussionista documentata nella storia del Mediterraneo antico ( la lamentatrice funebre )– e su altre figure del mito che vivono sulla soglia degli Inferi (e ne custodiscono il Passaggio), come Kore-Persefone e la fonte Ciane, Ariadne e il labirinto, o Santa Rosalia con il teschio in mano e la sua grotta eremitica: maestre di sapienza per levatrici e lamentatrici umane, figure femminili che presiedono ai riti di passaggio come la nascita, il passaggio dall’infanzia all’età adulta, la gravidanza e il parto, la morte.
La formazione pratica prevederà tecniche del movimento ritmico, tecniche di vocalità e canto, tecniche di base sui tamburi a cornice.
Si lavorerà:
– sulla percezione fisica e sull’utilizzo del movimento come produttore di suono ritmico e del corpo come mezzo di comunicazione;
– sulla respirazione e sulla capacità di produrre vocalmente suoni articolati, melodici e ritmici;
– sull’utilizzo del corpo come percussione;
– sulle basi delle tecniche sul tamburo a cornice: timbro, ritmo, postura, uso delle mani;
– su poliritmie percussive;
– su tecniche corali di movimento in gruppo.
Il lavoro ha il duplice scopo di introdurre le tecniche da un lato, ma anche di creare le basi del lavoro d’ensemble che è necessario alla creazione di un ‘coro greco’: ascolto condiviso, armonizzazione delle voci, incastri ritmici di suono e di movimento, dinamiche di interazione tra le partecipanti e tra solista e coro. Questa combinazione di esperienze sonore, fisico-motorie ed espressive porterà a gestire simultaneamente ritmi, suoni e movimenti in un insieme poliritmico tra voci e percussioni.
Alle lezioni pratiche si affiancheranno momenti teorici sulle tematiche affrontate, principalmente legate alla figura delle donne percussioniste e alle sue trasformazioni storiche e alle sopravvivenze antropologiche in territorio mediterraneo. I momenti di approfondimento aiuteranno le partecipanti ad addentrarsi nel mondo tecnicamente, culturalmente ed antropologicamente complesso che sta alle radici della musica tradizionale mediterranea.

Alle origini della tradizione musicale e teatrale occidentale, il coro della tragedia greca è un ‘personaggio collettivo’ che intona canti in onore di Dioniso e che si muove, danza, canta all’unisono. Il coro del periodo classico era formato da soli uomini, eppure esso è nato sull’archetipo dei cori di Ninfe e Muse, da cui precedentemente erano nati anche i cori di donne che nel mondo greco arcaico si esibivano nelle feste e negli incontri rituali dedicate alle divinità.
Così, prima che gli uomini si appropriassero in maniera esclusiva dei luoghi – come il teatro – in cui venivano narrate le storie della comunità, le donne sono state le originarie percussioniste, danzatrici, cantanti e narratrici, come attestano i ritrovamenti archeologici.
Nel Mediterraneo i tamburi a cornice, suonati da donne, erano legati al culto di divinità femminili come Inanna, Cibele, Ishtar, Iside e in Sicilia percussioni, strumenti e canto sono collegati al culto di dee come Atena, Artemide, Demetra, Persefone. Quando a questi culti si è sovrapposto quello tributato a Dioniso le Ninfe, figure di origine pregreca, si sono trasformate in Baccanti.
Ninfe e Baccanti erano, oltre che figure mitologiche, anche donne in carne ed ossa, e la relazione tra percussioni, voce e dinamiche comunitarie è ancora oggi inestricabilmente congiunta con il mondo femminile coreutico del sud Italia (l’antica Magna Graecia) e della Sicilia.
In area mediterranea, in una linea ininterrotta, storicamente documentata a partire dal III millennio a.C., le donne hanno cantato e suonato le percussioni in contesti che si sono trasformati da riti cultuali a performance musicali. La lamentazione funebre, la pratica del tarantismo, le danze in rota hanno avuto origine da questi culti: fino al secolo scorso, in tutto il Meridione, il tamburo a cornice era uno strumento prettamente femminile.
Il lavoro proposto – integrato dalle competenze e capacità personali delle singole partecipanti – prediligerà la creazione e l’espressione artistica concepita in gruppo, per imparare a misurarsi con, e a padroneggiare, i meccanismi della creazione collettiva. Tale metodologia di lavoro sta alla base della comunicazione e dei meccanismi di creazione di comunità, così come l’allenamento a pratiche di accoglienza e la creazione di spazi e contesti inclusivi di confronto e supporto reciproco.

successivi appuntamenti in calendario:

5-6-7 Aprile _La Primavera
31 maggio-1-2 Giugno _Il Solstizio d’estate

se non avete un tamburo a cornice, possiamo fornirvene uno noi 💟!

BARBARA CRESCIMANNO, docente di tecnica coreutica e vocale e di pratiche corali.
Danzatrice, percussionista, cantante, docente di canto e danza tradizionali, ricercatrice in etnomusicologia.
Dal 2020 è ideatrice e coordinatrice del primo ciclo di formazione biennale CHORÓS. Danze, Voci e Ritmi del Sud Italia. Percorso di formazione tra musica, teatro e pedagogia.
https://www.tavolatonda.org/…/component/sppagebuilder

per ulteriori informazioni e prenotazioni
3477132221 Elisabetta